I tassisti stanno perdendo la battaglia contro Uber. Semplice, pratico e competitivo, questo servizio online mette in contatto i passeggeri con gli autisti in possesso dell’autorizzazione NCC, noleggio con conducente.
Nato nel 2009 a San Francisco dall’idea di due imprenditori, Uber diventa un’applicazione mobile un anno dopo. Nella città dove è nato, il servizio oggi conta 22.000 autisti, imprenditori di loro stessi e non dipendenti della società. A sei anni dalla sua nascita Uber ha un valore stimato equivalente a 36 miliardi di euro.
Si può scaricare l’applicazione in 57 paesi e 250 città. L’arrivo dei primi concorrenti nella storia dei taxi ha innescato proteste e ricorsi in tribunale, spesso controproducenti per i tassisti: nel giorno in cui un giudice di Milano ha disposto il blocco di UberPop in Italia, le iscrizioni a Uber sono aumentate del 100%.
“Stiamo ristrutturando un settore che non è stato mai ristrutturato in molti mercati – spiega Jo Bertram, Resposabile Uber del