Da questo momento su Taranto sono interrotte tutte le relazioni industriali. Sindacati e lavoratori hanno aperto di fatto lo stato di agitazione immediato nella dura vertenza del call center che nel capoluogo jonico occupa 2mila operatori e risulta la seconda realtà occupazionale del territorio, dopo l’Ilva. L’azienda aveva già paventato l’intenzione di procedere alla possibilità di mettere sul mercato le sedi di Taranto e Roma. Per scongiurare questa ipotesi era stata proposta la riduzione del monte ore da 33 a 20 settimanali. Ipotesi respinta sin da subito dai sindacati, che dicono no anche al demansionamento dei lavoratori. - visita il sito http://www.antennasud.com