Sono state confermate le 11 condanne a morte inflitte due anni fa nel processo per gli incidenti del 2012 allo stadio di Port Said nei quali morirono 74 tifosi. La sentenza pronunciata nel processo per il più grave massacro della storia del calcio egiziano è ancora appellabile ed è stata letta in diretta tv.
Dei 73 imputati, 19 sono stati assolti ed il resto condannati a 15, 10 e 5 anni. In quest’ultimo gruppo spiccano il capo della sicurezza di Port Said, generale Essam Samak, processato a piede libero, come sottolinea la madre di una delle vittime davanti al tribunale.
“Dopo il suo arresto, il capo della sicurezza non ha passato nemmeno un giorno in cella. E’ sempre stato nell’ospedale dell’accademia. E’ entrato in tribunale davanti a noi, con il suo abbigliamento sportivo”.
Tutte le vittime erano tifosi della squadra cairota di Al Ahly che perse contro la formazione locale. Molti spettatori morirono schiacciati nella ressa, altri vennero lanciati giù dalle tribune e attaccati a