Una delle ultime stragi di civili in Siria non è opera dell’Isil, ma del regime di Bashar al Assad.
Quattro barili bomba sono stati sganciati da elicotteri governativi su Tel Rifaat, una località a nord di Aleppo controllata da gruppi di insorti che si oppongono sia al regime siriano che ai jihadisti.
Le vittime sono almeno una quindicina: tra queste, anche dei bambini.
Un massacro che sembra accreditare l’accusa mossa dagli Stati Uniti ad Assad di aiutare l’offensiva jihadista contro i ribelli ad Aleppo.
Di fatto, il regime sfrutterebbe l’Isil per punire gli artefici delle rivolte nel nord-ovest del Paese, mentre sarebbe impegnato a combattere i jihadisti nel nord-est. Un quadro che riflette la crescente complessità di una guerra civile entrata a marzo nel quinto anno e costata la vita a più di 220mila persone.