Sepolture improvvisate di decine di migranti vengono scoperte al confine tra Malesia e Thailandia. Ce ne sono almeno 140 e si trovano nei pressi di campi dove si rifugiano i Rohingya, popolo musulmano senza Stato e migranti dal Bangladesh. Le tombe sono il segno di un traffico di esseri umani per il quale le autorità malesiano hanno arrestato una decine di poliziotti, anche se poi hanno precisato che solo due sarebbero direttamente coinvolti nel traffico. Anche le tombe di Wang Kelian saranno l’oggetto di un summit sull’emergenza boat people che si terrà questo venerdì a Bangkok.
A Yangon, in Myanmar, cittadini sono scesi in strada per protestare non a favore ma contro i migranti, in una manifestazione probabilmente organizzata dal regime che non brilla certo per il rispetto dei diritti umani.
“Le Nazioni Unite vogliono mettere tutti i rifugiati in Myanmar – dice Min Min, organizzatore -, ecco perché protestiamo contro l’Onu.
“Quello che voglio – aggiunge il monaco buddista Wimala