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► Iscriviti al nostro canale! » http://goo.gl/LaCpB3 C'è da essere preoccupati per il futuro del Comune di Andria. La prima reazione è sicuramente quella apprensiva di chi sa che dovrà risanare i conti della città, la seconda deve essere quella della determinazione che serve ad affrontare questa sfida, perché quando è emersa la notizia che la Corte dei Conti, a sezioni riunite, ha sostanzialmente confermato tutti gli addebiti fatti all'attuale amministrazione comunale dalla Corte dei Conti della Puglia nel 2014, più di qualche amministratore (o ex amministratore) della nostra città dovrebbe chinare il capo.
Ricordo l'esultanza del centrodestra alla notizia del parziale accoglimento del ricorso. Gioivano, tacciandoci di demagogia. Ecco a cosa siamo arrivati, a gioire perché qualcuno gli aveva detto che avevano sbagliato al 95% anziché al 100% di ciò che gli veniva contestato. Resta fuori dalle contestazioni solo un aspetto minore della questione Italgas, un particolare che non cancella e non ridimensiona lo "sforamento" del Patto di Stabilità nel 2012, con tutte le pesanti conseguenze del caso per i cittadini andriesi.
"È pertanto da confermare la statuizione della Sezione regionale che con l’impugnata deliberazione ha ritenuto “il mancato rispetto del patto di stabilità interno per l’esercizio 2012, derivante dalla violazione di norme contabili e da atti e comportamenti elusivi del precetto normativo": sono queste le chiare e testuali parole riportate nella sentenza di appello. Ignoro se il sindaco Giorgino vorrà far preparare una targa anche per queste parole, sicuramente presenzieremo in prima fila al taglio del nastro.
Ma cosa significa tutto ciò per la nostra città? Meno trasferimenti pubblici di risorse economiche al Comune, meno soldi per la nostra città. Problemi e ritardi nei pagamenti ai fornitori (ma questa non è una novità), rallentamenti nel completamento delle opere pubbliche, blocco delle assunzioni di qualsiasi tipo. Gli attuali amministratori pagheranno tutto questo scempio "solo" con il 30% in meno delle proprie indennità, cosa già in corso dall'inizio del 2015. E che dire della disonestà intellettuale di questi politici che hanno voluto far passare questa decurtazione delle indennità come "cosa loro", come un proprio merito, un proprio valore, una propria mossa simbolica per tagliare i costi della politica e che invece è una sanzione, peraltro troppo mite a nostro avviso.
Tutte le altre inadempienze sono state confermate: dalla "errata allocazione di spese nei servizi in conto terzi" alle "accertate criticità relative ai debiti fuori bilancio riconosciuti e in corso di riconoscimento con violazione del parametro di deficitarietà" fino alla "sussistenza dello "scoperto di tesoreria" al 31 dicembre 2013 e utilizzo di entrate a specifica destinazione per il pagamento di spese correnti" e molte altre. Tutte inadempienze che appaiono come un triste corollario al mancato rispetto del Patto di Stabilità.
Potrei addentrarmi in ulteriori tecnicismi anche solo per dare una risposta al Sindaco, che in un recente incontro elettorale ha detto che il Movimento 5 Stelle non ha le competenze per amministrare la città. Se queste inadempienze sono una patente di competenza per lui e per il suo Assessore al Bilancio, allora stiamo freschi. C'è solo una cosa da fare: un confronto pubblico fra me e il sindaco sulla questione Corte dei Conti.
Mi rivolgo agli attuali amministratori che hanno sempre avuto la sfacciataggine di difendere l'indifendibile, dalla perdita dei finanziamenti per l'interramento della ferrovia allo scandalo dei rifiuti, passando attraverso le tante opere pubbliche vantate come proprie ma, nel migliore dei casi, solo ultimate e neanche bene. Inoltro a loro un'ulteriore citazione della sentenza di appello, sperando di evitare così le repliche di pseudo conoscitori della materia.
"Resta fermo che il parziale accoglimento del ricorso non è sufficiente a modificare i complessivi e consequenziali effetti della pronuncia negativa del controllo". Stop.
Ai cittadini andriesi, infine, chiedo di non affidare più la guida del Comune di Andria a questo genere di politici ma di dare a noi del Movimento 5 Stelle la possibilità di salvare la città da questo sfacelo, con la promessa che noi andremo a fondo alla ricerca delle responsabilità della politica e di chiunque altro ha contribuito a questo disastro. Scriviamo un nuovo capitolo della nostra storia, voltiamo pagina.
Michele Coratella
Candidato sindaco
MoVimento 5 Stelle Andria