http://www.pupia.tv - Vigevano - Era tutto architettato per estorcere 100mila euro al suo datore di lavoro. Arrestato il maggiordomo-custode della villa di un imprenditore di Vigevano, in provincia di Pavia, vittima delle misteriose intrusioni notturne organizzate per terrorizzare l'anziano e costringerlo a pagare.
La vicenda, che ricorda per modalità le estorsioni messe in atto dalle organizzazioni criminali, è cominciata a metà marzo, quando - presso la villa dell'industriale vigevanese del settore delle pelli sintetiche e della calzatura - si registra una misteriosa intrusione notturna, con un tentativo di incendio del garage. A questa, sono seguiti altri due tentativi di accesso alla proprietà dell'imprenditore, sventati grazie alla pronta reazione del custode, che affermava di essere riuscito a mettere in fuga i malviventi.
Da quel giorno, però, sono cominciate chiamate minatorie o chiamate mute quotidiane, che hanno spaventato la vittima, ormai 80enne. L'uomo ha lasciato l'abitazione per oltre venti giorni, ritirandosi nella casa al mare. Ma appena rientrato, il 21 aprile, ha trovato una busta anonima con la quale veniva richiesto il versamento della somma di 100mila euro, pena ulteriori ritorsioni, entro la mezzanotte del 25 aprile.
A questo punto, la vittima si è rivolta ai carabinieri della compagnia di Vigevano che hanno informato la Procura della Repubblica di Pavia e iniziato le indagini per identificare gli autori del reato. In particolare, sul luogo indicato per la consegna del denaro sono state posizionate microtelecamere per consentire di riprendere chi avrebbe recuperato il denaro provento dell'estorsione.
La sera del 25 aprile, dunque, i militari del Nucleo Operativo, nel dubbio di potersi trovare davanti ad esponenti di una pericolosa organizzazione criminale, hanno partecipato in forze all'operazione circondando silenziosamente il luogo indicato per il ritiro delle banconote. Al ritiro del sacchetto contenente le banconote, però, si è prese