Nei Paesi sviluppati aumenta il cosumo di alcol tra i giovani e le donne. Lo dice il rapporto pubblicato dall’Ocse che, allo stesso tempo, promuove l’Italia, dove i livelli di consumo di alcol sono tra i più bassi nei 34 Paesi dell’organizzazione.
Se le nuove generazioni eccedono, gli adulti frenano e fanno registrare una riduzione media totale del 2% tra il 1992 e il 2012.
Il consumo di alcolici da parte degli adulti nei Paesi dell’area Ocse è stimato in media intorno a 10 litri di alcol puro a testa, l’equivalente di 100 bottiglie di vino all’anno.
Aumenta la percentuale di ragazzi tra i 18 e i 24 anni che si ubriacano fortemente almeno una volta l’anno, fenomeno che l’Organizzazione mondiale della Sanità definisce “binge drinking”. Tra le cause dell’aumento, secondo l’Ocse, c‘è la sempre maggior disponibilità di bevande alcoliche, ma anche il fatto che questi prodotti siano spesso associati al divertimento e alla seduzione. In Australia e negli Stati Uniti c‘è un forte aumento