Nigeria: il lento e difficile ritorno dei profughi, dopo la cacciata di Boko Haram

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Ritorno a casa, ma il ritorno a una vita normale è ancora cosa lontana: nel Nord-Est della Nigeria l’esercito è riuscito a liberare zone sempre più ampie da Boko Haram, parte del milione e mezzo di sfollati sta tornando. Come Naomi Gago, che vendeva cereali ma ora può solo provare a vendere legna da ardere, e ne vende poca. È tornata con quattro figli e un nipote.

“La normalità non è tornata ancora, è una vita difficile. Prima c’era la pace e c’erano le strade, adesso non c‘è più strada. I ponti sono stati distrutti. Ieri i fornitori hanno portato i prodotti al mercato, ma anche se ne comperi poi non c‘è strada per portarli via, perché i ponti sono distrutti. E poi non c‘è nessuno che te li comperi, quei prodotti. E quindi ormai le cose vengono portate piuttosto a Mubi, adesso. E noi siamo qui a soffrire”.

L’anno scorso Boko Haram, la setta islamica, aveva iniziato a conquistare parti di territorio, a partire dallo Stato di Borno, e poi parti di Adamawa e Yobe, massacrando m

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