C‘è una mostra a Garland, vicino Dallas, in Texas: vengono esposte vignette su Maometto. Due uomini a bordo di un’auto raggiungono la sede dell’evento e, dal parcheggio antistante l’edificio, aprono il fuoco ferendo un addetto alla sicurezza disarmato. I poliziotti rispondono agli spari uccidendo i due uomini. Gli artificieri ispezionano l’auto nel timore della presenza di esplosivi.
“Abbiamo iniziato ad evacuare i negozi nei dintorni: la nostra preoccupazione era il veicolo che hanno usato; avrebbe potuto contenere esplosivo”
Sono passati 4 mesi dagli attacchi parigini contro il settimanale Charlie Hebdo: la stessa paura è tornata, in Texas, negli Stati Uniti.
“Quando siamo andati a dormire abbiamo sentito boom boom boom. Ho detto:“era il rumore di spari?” poi ho pensato “no, non qui. Saranno fuochi d’artificio”. Ci siamo sdraiati 30 secondi e sono arrivati i poliziotti ad evacuare l’intera area”.
All’evento, organizzato in nome della libertà di espressione, partecipava anc