Lasciano il Sudafrica gli immigrati nel mirino delle violenze xenofobe. In migliaia stanno organizzando il rientro nei paesi di origine. Un esodo che solo ora, a tre settimane dai primi attacchi che hanno provocato almeno 6 morti, ha spinto il presidente Jacob Zuma a recarsi in un campo per immigrati di Durban. Con un tentativo maldestro ha cercato di rassicurare i lavoratori.
“Tutti coloro che vogliono rientrare a casa – ha detto Jacob Zuma – sappiano che appena avremo sistemato le cose e fermato la violenza, se vorranno tornare saranno i benvenuti”.
L’intervento del presidente sudafricano, che di fronte all’emergenza ha cancellato il viaggio previsto in Indonesia, è stato contestato dai cittadini stranieri. Il suo sostegno è arrivato troppo tardi, in un paese che ha già conosciuto un’ondata xenofoba nel 2008. Allora morirono 62 persone. A fermare le violenze era dovuto intervenire l’esercito.