Tutto è connesso nell’economia globale ed il ferro non fa certo eccezione. Il metallo è sceso sotto la soglia dei 50 dollari a tonnellata e, per gli esperti, proseguirà la sua discesa fino a 40.
Perché? Tutto parte dalla Cina, grande divoratrice di ferro per l’acciaio che usa nelle costruzioni. La frenata economica di Pechino ha ridotto i consumi, provocando un eccesso di offerta proprio come succede per il petrolio.
I grandi produttori di ferro brasiliani e australiani, però, non hanno incentivi a tagliare la produzione, dato che la svalutazione delle monete nei loro rispettivi Paesi ha come effetto quello di ridurre i loro costi di produzione.