Lufthansa sempre più sotto pressione, ora che è emerso che sapeva della depressione di Andreas Lubitz: nel 2009 il giovane allievo informò la scuola di volo e sospese i corsi per alcuni mesi. Poi ottenne l’abilitazione medica e in seguito il brevetto.
Pochi giorni fa Carsten Spohr, l’amministratore delegato di Lufthansa, diceva che ora si dovrà vedere cosa si può fare meglio. Ma, aggiungeva, “questo non va confuso con la fiducia che abbiamo in generale su quello che Lufthansa fa da decenni: abbiamo formato e selezionato in modo esemplare più di 10.000 piloti”.
In Francia intanto non è stata ancora trovata la seconda scatola nera, ma sulla prima si è saputo fin troppo: sulla fuga di notizie è stato interrogato in mattinata il direttore del BEA parigino, l’ufficio inchieste e analisi dell’aviazione civile francese.