Nessuna spiegazione e nessuna ipotesi, al momento: gli inquirenti che stanno analizzando la prima scatola nera ritrovata, il Voice Recorder, per ora possono solo escludere che l’aereo sia esploso in volo, perché i radar lo hanno seguito fin quasi al momento dell’impatto. Lo strumento è danneggiato, la sua analisi è complicata, come ha confermato in conferenza stampa il direttore del BEA, l’ufficio per le inchieste e le analisi dell’aviazione civile. Ma c‘è almeno un punto di partenza:
“Siamo appena riusciti a estrarre un file audio che contiene suoni e voci utilizzabili. Non abbiamo ancora una comprensione completa, ci stiamo lavorando”.
La scatola nera, se è di quelle a memoria solida, deve registrare per due ore quattro canali audio, ma un solo frammento è stato finora recuperato ed è difficile situarlo temporalmente. Per questo serve l’analisi in parallelo con l’altra scatola nera, quella che registra i dati di volo e che si sta ancora cercando. Per un’analisi completa, è st