I barlumi di ripresa osservati a inizio anno attraverso l’economia di Eurolandia non sembrano essere stati un fenomeno temporaneo. A marzo il barometro dell’attività industriale misurato su un campione di migliaia di aziende è cresciuto a 54,1 punti. Un livello del genere non si vedeva da quasi quattro anni e per l’indice si tratta del 21esimo mese di fila in territorio d’espansione.
Presto per attribuire tutti i meriti alla Banca centrale europea, dicono alcuni esperti. Anche se (sarà un caso, sarà il destino) il balzo arriva proprio in concomitanza con l’avvio del programma di acquisto di titoli di Stato.
“La ripartenza della dinamica del credito è una delle principali ragioni per le quali la crescita nella zona euro migliorerà molto nei prossimi anni”, commenta Kerry Craig di JP Morgan. “Il programma di stimolo della Bce può ristabilire fiducia e migliorare l’umore di consumatori e investitori. Ma nel lungo termine serve una crescita del credito per sostenere l’economia”, aggiun