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Pippo Inzaghi è nervoso, nervosissimo, e ha tutte le ragioni per esserlo: dopo l'ennesimo risultato scialbo contro il Chievo, il tecnico del Milan è finito sul banco degli imputati. I rossoneri sono lenti e senza idee; l'Europa, anche quella di secondo livello, si allontana, e la tifoseria è ormai in depressione. Inzaghi sembra isolato, anche perché dopo l'ultima partita Silvio Berlusconi, suo grande sostenitore, si è detto deluso di tutto. Un cambio d'umore che fa tremare il tecnico in un momento strategico decisivo del Diavolo. Il progetto del nuovo stadio potrebbe essere approvato a breve e la famiglia Berlusconi è in trattativa con molteplici possibili investitori per cedere qualche quota della società, ma la paura del club è che i risultati scadenti possano allontanare i potenziali partners o spingerli a fare offerte al ribasso, come quella dei cinesi del Gruppo Wanda. Ci vuole perlomeno l'Europa, ma ormai a 13 partite dal termine dista 8 punti. Altrimenti qualche testa deve cadere. E dopo il Chievo, il Milan alla prossima affronta a San Siro gli scaligeri di Mandorlini. Non sarà la fatal Verona, ma potrebbe essere il fatal Verona.