Manifestazioni contro i metodi violenti della polizia francese sono degenerate a loro volta in scontri, sabato, a Nantes e Tolosa.
Queste mobilitazioni si riallacciano alle iniziative ambientaliste dello scorso autunno, quando, durante una protesta contro la costruzione di una diga a Sivens, nel Tarn, il giovane Remi Fraisse venne ucciso da una granata lanciata dalla polizia.
Anche questa volta, però, manifestanti e agenti sono arrivati allo scontro, con lanci di pietre e bottiglie da un lato, uso di cannoni ad acqua e lacrimogeni dall’altro.
Il ministero dell’Interno riferisce di tredici poliziotti feriti a Nantes e altri tre a Tolosa, mentre si ha conferma soltanto di due manifestanti trasportati in ospedale. Almeno 25 i fermati per violenze e danneggiamenti.