Povertà diffusa e disoccupazione al 40%. Questo è il Kosovo a sette anni dall’indipendenza. Il risultato è un esodo di massa. I kosovari attraversano la Serbia per raggiungere l’Ungheria e gli altri Paesi dell’Unione, preferibilmente la Germania. 23.000 persone hanno attraversato i confini magiari dall’inizio dell’anno.
Molti sono studenti, come una giovane che non crede già più nel suo Paese: “Perché siamo delusi, perché combattiamo da anni e in Kosovo non cambia nulla”.
Gli emigranti kosovari attraversano la Serbia in autobus, dove possono circolare liberamente. Un tragitto di dieci ore fino a ridosso del confine ungherese che poi cercano di passare a piedi attraverso la foresta.
Se la polizia li blocca, richiedono asilo, ma nel frattempo sono liberi di proseguire il viaggio all’interno dello spazio Schengen. I Paesi europei rifiutano le richieste di asilo perché i kosovari non sono più profughi in fuga da guerre o persecuzioni. E quindi vengono rispediti in Serbia.
Belgr