I carabinieri del reparto operativo di Bari e della compagnia di Triggiano, coadiuvati da personale della Squadra mobile della questura hanno eseguito questa mattina tredici misure cautelari, di cui undici in carcere e due ai domiciliari, nei confronti di affiliati al clan Campanale di Bari. I provvedimenti sono stati emessi dal gip su richiesta della direzione distrettuale antimafia e riguardano la presunta guerra di mafia per il controllo del mercato della droga e delle estorsioni nell’hinterland barese. Per i reati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, detenzione e porto armi clandestine, ricettazione, usura ed estorsione, sono finiti in carcere insieme ad altri pregiudicati, il 45enne Leonardo Campanale e suo figlio Felice di 28 anni, rispettivamente figlio e nipote del boss Felice Campanale ucciso in un agguato mafioso nell’agosto 2013.