Ad attendere Yanis Varoufakis al termine del suo tour europeo, nonostante la presenza di un gruppo di manifestanti anti-austerity, c’era l’avversario più ostico, l’omologo tedesco Wolfgang Schauble. Scherzi a parte (“Nessun accordo nemmeno sul fatto di non essere d’accordo”) e smentite a parte (“Non discutiamo un taglio del debito”) ecco la vera richiesta di Atene: un prestito “ponte” fino a maggio fuori dalle maglie del programma di salvataggio internazionale.
“Ciò che chiediamo a questo stadio – ha detto il nuovo ministro delle Finanze greco – è forse la più preziosa delle risorse: tempo. Un piccolo lasso di tempo durante il quale il nostro governo possa presentare ai partner – Fondo monetario, Bce e Commissione europea – delle proposte complete, oltre ad una tabella di marcia, per il breve termine – chiamiamolo un programma ponte -, il medio e anche il lungo termine”.
La risposta è chiara: il tempo non è un problema, ma la Grecia deve continuare gli sforzi di risanamento. “Abbia