Shock e sgomento in Giappone per l’uccisione da parte dei militanti dell’Isil di Kenji Goto. ‘‘L’incubo è incominciato’‘: minaccia il sedicente ‘‘Stato Islamico’‘ nel video diffuso della decapitazione del 47enne reporter freelance. Kenji Goto era andato in Siria per aiutare l’amico Haruna Yukawa, il contractor ucciso dall’Isil una settimana fa. 200 milioni di dollari: era questa la cifra chiesta all’inizio per la loro liberazione.
“Si è sempre battuto per un mondo senza guerra e per salvare i bambini dall’orrore e dalla povertà. Raccoglierò la sua eredita con il vostro aiuto”, ha detto in lacrime la madre di Kenji Goto, Junko Ishido, a Tokyo, incontrando la stampa nella sua abitazione.
“Non perdoneremo mai gli assassini’‘, è stato il commento del premier Abe. ‘‘Lavoreremo insieme alla comunità internazionale per portare i responsabili di questo crimine di fronte alla giustizia. Tolleranza zero con il terrorismo”.
Si prega, intanto, per il 26enne tenente Muaz Kassasbe, catturato