Dopo l’annullamento della condanna in Egitto, un giornalista australiano di Al Jazeera ha chiesto di poter rientrare nel proprio Paese di origine. Il processo contro Peter Greste e altri due colleghi deve essere rifatto, aveva deciso ieri la corte di cassazione egiziana.
Nel 2013 Greste era stato arrestato assieme agli altri due reporter, egiziani, e a un cameraman che invece è stato rilasciato. Lo scorso giugno i tre erano stati condannati a sette e a dieci anni di carcere per diffusione di false informazioni a sostegno dei Fratelli Musulmani, organizzazione messa al bando in Egitto.
“Di recente hanno cambiato la legge”, ha affermato il ministro degli Esteri australiano Julie Bishop, “e ciò rende possibile il trasferimento di detenuti o di persone accusate nei Paesi di origine, per cui adesso noi vogliamo cogliere queste opportunità”.
Infatti a novembre il presidente egiziano Al Sisi aveva promulgato un decreto che autorizza il rimpatrio degli stranieri condannati o sotto processo in Egitto. I recenti tentativi di riconciliazione tra Egitto e Qatar (sede di Al Jazeera) potrebbero favorire la liberazione dei giornalisti. Il Cairo accusava Doha di sostenere i Fratelli Musulmani attraverso il canale televisivo.