Sembra una città come tante altre, con il mercatino di Natale e l’albero. Ma è Donetsk, che ha dichiarato l’indipendenza dall’Ucraina ed è da mesi teatro di scontri tra separatisti filorussi e esercito.
I desideri per il nuovo anno sono tanti, ma quello comune e più sentito è sempre lo stesso: la fine della guerra.
“Per il 2015 ci aspettiamo pace e lealtà da entrambe le parti, da parte nostra e da parte degli ucraini, perché rivedano la loro posizione. Siamo un’unica nazione e vogliamo prosperità qui a Donetsk. Lo desideriamo intensamente. Il 2014 non è stato un buon anno: ci sono state guerra, devastazione, anziani e bambini morti. Tutto tristissimo”.
Il clima festivo fa dimenticare per qualche ora le cattive notizie. È stato annullato l’incontro a Minsk di venerdì, fissato nell’ambito dei negoziati tra Kiev e le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk.
A causarne il cancellamento, alcune incomprensioni legate allo slittamento alla fine dell’anno dello scambio di prigionieri, concordato il 25 dicembre.