Siamo nel sud dell’India una delle zone più duramente colpite dallo tsunami di di 10 anni. Qui i morti furono oltre 35mila. Anche in qeusta zona, come in altre parti del sudest asiatico, si sono tenute cerimonie e commemorazioni. Con i familiari delle vittime e i sopravissuti.
“Paura. Provo paura, racconta questa donna che nella tragedia ha perso il figlio. Ogni volta che guardiamo l’oceano, ci torna in mente quel giorno, l’oceano ha portato via migliaia di persone. Non vogliamo nemmeno più abitare vicino al mare, ora viviamo in una piccola casa che ci ha assegnato il governo”.
Dall’India alla Thailandia. Meta molto frequentata in questo periodo da turisiti europei e non solo. Per la cerimonia commemorativa è stata scelta come simbolo la motovedetta della polizia quella che fu scagliata a diverse centinaia di metri dalla costa a Khao Lak.
“Ho visitato diverse volte questo posto” – racconta una signora tedesca ferita in quel lontano 26 dicembre del 2004- “Mi sento completamente diversa, è stata un’esperienza che ora mi accomuna con molte altre persone”.
Se le aree colpite sono state completamente ristrutturate, rimangono ancora molte falle nei sistemi di sicurezza in caso di emergenze, come migliori vie di fuga, rifugi e un sistema coordinato di allarme nell’Oceano Indiano.