Un’altra tragedia scuote l’australia, dopo il sequestro alla caffetteria di Sydney di lunedì.
Questa volta vittime sono bambini e ragazzini. Otto, il più piccolo di 18 mesi, il più grande di 15 anni, sono stati trovati uccisi a coltellate, in casa.
È successo a Cairns, sulla costa nordorientale dell’Australia, città di 100mila abitanti che vive delle industrie di zucchero e di turismo, affacciandosi sulla grande barriera corallina. L’area nella quale è avvenuto l’eccidio resterà sigillata per diversi giorni per consentire agli investigatori di fare tutti i rilievi necessari.
I corpi sono stati rinvenuti dal fratello maggiore di alcuni di essi, 20enne.
Ferita la madre di alcuni dei bambini, che è stata portata via in barella. Ed è stata sentita in ospedale dagli inquirenti. La polizia ha affermato che “sta aiutando nelle indagini”.
Il detective Bruno Asnica ha detto alla radio Abc che le condizioni della donna sono stabili e non è in stato di fermo, come in un primo momento qualcuno aveva affermato.
“Sono sconvolta. L’avevo vista appena questa mattina, con i suoi bambini” ha affermato una vicina.
“La notizia dell’indicibile crimine spezza il cuore” ha commentato il primo ministro Tony Abbott. “Sono giorni nei quali il nostro Paese è messo a dura prova”.