Grecia: a vuoto il primo tentativo per eleggere il presidente, il governo spera nel terzo turno

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Inutile come previsto il primo turno di votazioni nel Parlamento greco, chiamato a eleggere il nuovo Presidente della Repubblica: 160 i voti a favore dell’unico candidato, l’ex commissario europeo Stavros Dimas. Ne servivano 200, e altrettanti ne serviranno nel secondo turno, il 23 dicembre. È nella terza e ultima tornata che il quorum scenderà: il 29 dicembre, secondo il premier Samaras, il Paese avrà un nuovo presidente:

“Sono ottimista sul fatto che riusciremo a eleggere un presidente. Le condizioni del Paese sono difficili, e sono sicuro che i deputati capiscono che bisognerebbe evitare ulteriori problemi alla Grecia”.

“L’allarmismo degli ultimi giorni è caduto nel vuoto, la strategia della paura è fallita – argomenta invece il leader di Syriza, principale partito d’opposizione -: domani è un altro giorno, con maggiori speranze, perché la democrazia non può essere ricattata”.

Se il Parlamento non riuscirà ad eleggere il Presidente, si andrà al voto legislativo anticipato. Una crisi di governo non certo mal vista dalle opposizioni, ma l’esecutivo spera ancora di convincere i deputati independenti, cinque dei quali hanno già votato per Dimas.

Il corrispondente di euronews:
“I 160 voti che il candidato della coalizione di governo è riuscito a ottenere nel primo turno sono ancora molto lontani dai 180 che serviranno al terzo turno, se si vogliono evitare le elezioni anticipate. C‘è ancora ottimismo nel governo, che spera, nei dodici giorni che restano, che molti indipendenti e membri delle opposizioni minori cambino idea”.

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