Baku è una città affascinante che sta vivendo una crescita rapida, dovuta all’investimento nel petrolio e alla realizzazione di numerosi progetti internazionali. Tra questi, un’attenzione particolare viene dedicata ai progetti sportivi. Come i primi Giochi Europei, in programma dal 12 al 28 giugno 2015.
Simon Clegg, responsabile dell’ufficio operativo di Baku 2015: “Non è importante quanto petrolio ci sia nel Mar Caspio, perchè la sola cosa che non si puo’ comprare è il tempo. E questo è un momento critico per noi. La cerimonia inaugurale sarà il 12 giugno e non possiamo perdere tempo”.
L’ex direttore esecutivo del Comitato Olimpico Britannico, ora responsabile dell’organizzazione dei Giochi Europei 2015, ha dichiarato che non c‘è motivo di preoccuparsi al momento.
Delle 18 strutture che ospiteranno la competizione, la maggior parte è pronta, il resto è quasi completato. Come ad esempio lo Stadio Olimpico.
Denys Kulyk, euronews: “Lo Stadio Olimpico è uno dei simboli dei Giochi Europei. Quest’impianto, dopo la competizione, verrà utilizzato dalla nazionale dell’Azerbaijan e tra 6 anni ospiterà quattro incontri di Euro 2020”.
Il costo dello Stadio Olimpico, che avrà una capacità di 68.000 posti e verrà completato a febbraio, è di oltre 500 milioni di euro.
Javid Najafov, ingegnere: “Questo è il piu’ grande progetto edilizio in tutto l’Azerbaijan, costruito in tempo record. Tutto quello che vedete qui è stato costruito in due soli anni. Prima c’era solo una palude”.
Anche il traffico infernale di Baku non dovrebbe ostacolare l’organizzazione dei Giochi. Come per le Olimpiadi di Londra, durante il torneo ci saranno corsie riservate esclusivamente ai partecipanti e agli ufficiali.
Panos Protopsaltis, direttore dei trasporti per Baku 2015: “Quello che faremo durante i Giochi è evitare di passare per il centro città. Il piano è quello che vedete qui. Quello di colore blu è il tracciato da seguire. In altre parole, sono le strade che utilizzeremo per migliorare la viabilità”.
Stanno lavorando duramente anche gli atleti. Come il due volte medagliato olimpico e ambasciatore dei Giochi Europei, Ravshan Bayramov.
Ravshan Bayramov, ambasciatore dei primi Giochi Europei: “Ci sono Giochi Panamericani e Asiatici. E ora ci sono anche quelli Europei. Spero che quest’edizione sia fortunata per il mio Paese”.
Le campionesse di ginnastica artistica stanno ripassando il programma che presenteranno a giugno.
Marianna Vasilyeva, allenatrice della nazionale di ginnastica artistica dell’Azerbaijan: “Tutte le federazioni dei Paesi del Vecchio Continente possono partecipare ai Campionati Mondiali ed Europei. Ma per i Giochi Europei, come per le Olimpiadi, bisogna qualificarsi”.
Continuano a prepararsi anche i figuranti delle cerimonie d’apertura e chiusura. E quantità di caffé senza precedenti vengono consumate nell’ufficio del comitato organizzatore di Baku 2015, dove lavorano 1200 persone. Tutti cio’ per un unico obiettivo: il successo dei Giochi Europei.
Simon Clegg: “Come misureremo il successo di questi Giochi? In diversi modi. Prima di tutto vorremmo essere sicuri che i 6000 atleti, provenienti da 49 Paesi, ripartano da qui parlando di un’esperienza fantastica. Perchè in questo modo avranno voglia di partecipare anche alla prossima edizione dei Giochi Europei e cosi’ le televisioni continueranno a trasmettere questa competizione”.
Mancano quindi solo sei mesi ai primi Giochi Europei della storia e tutto, o quasi, è pronto.