All'Ilva di Taranto, si torna a parlare di ambiente malsano. Questa volta, però, non si parla di aria, ma di sottosuolo inquinato. Nel sottosuolo di un'area dell' Acciaieria 1 dell'Ilva di Taranto, dove dovrà sorgere il nuovo impianto di aspirazione, i carabinieri del Noe di Lecce hanno rinvenuto olii, catrame e altre sostanze che non dovrebbero essere presenti nella zona. La scoperta è stata fatta durante sopralluoghi nelle zone interessate ai lavori previsti dall'Autorizzazione integrata ambientale. Era stato il sindacato Usb a segnalare forti odori di idrocarburi e strane macchie oleose. Dopo le prime verifiche i miliari hanno presentato un dettagliato rapporto, corredato da foto e ottenuto dalla procura ionica un decreto di ispezione. Stratificati nel sottosuolo, anche a profondità di diversi metri, ci sono materiali catramosi che non dovrebbero essere li, con una consistente presenza di oli che fa pensare ad uno stoccaggio massivo di sostanze nell'area prima dell'apertura del cantiere.