E’ cominciato a Vienna, in Austria, l’ultimo round di negoziati sul nucleare iraniano che dovrebbe concludersi con un accordo storico, dopo 12 anni di stallo. La scadenza è infatti fissata al 24 novembre.
L’incontro tra il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif e la negoziatrice europea Catherine Ashton è stato il primo dei colloqui sulla questione che divide Teheran e i 5+1 (Cina, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Russia e Germania).
Zarif ha affermato di ritenere un accordo “possibile”, ma ha messo in guardia le controparti da “richieste eccessive”. I negoziati sono stati rilanciati alla fine del 2013. Dal 2002 l’Iran è sospettato di volersi dotare della bomba atomica con il pretesto di un programma nucleare civile.
Tra i difficili punti della trattativa ci sono la capacità di arricchimento dell’uranio che l’Iran potrebbe conservare dopo l’accordo, il destino del reattore ad acqua pesante di Arak che potrebbe produrre plutonio, il tipo di ispezioni affidate all’Onu e la tempistica dell’abolizione delle sanzioni contro Teheran.