Sono circa 190 i dispersi della frana in Sri Lanka, secondo il governo locale. Venerdì le operazioni di soccorso sono riprese, dopo l’interruzione dovuta alle piogge intense. Pochi finora i cadaveri ritrovati. L’esercito interviene con mezzi pesanti e anche con cani da ricerca, nella zona invasa dal fango mercoledì scorso, una piantagione di tè con circa 150 case, nel sud del Paese.

Nella regione si è recato il presidente Mahinda Rajapakse che ha incontrato gli sfollati. Per la seconda notte hanno dormito in scuole e templi. Sono più di 200 gli abitanti della piantagione tratti in salvo, ma secondo le autorità è svanita la speranza di trovare sopravvissuti. Nei rifugi sono stati accolti anche 1200 abitanti delle piantagioni circostanti, evacuate per il timore di nuove frane nel periodo dei monsoni. Diversi Paesi, tra cui India e Stati Uniti, hanno offerto assistenza.