Napoli - ''Il bello e il vero'', la prima mostra con opere ''parlanti'' -2- (29.10.14)

Pupia Crime 2014-10-30

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http://www.pupia.tv - Napoli. La prima mostra con opere 'parlanti' in Italia, nella quale le sculture si raccontano da sole ai visitatori. L'internet delle cose entra nell'arte e, a Napoli, nasce 'Il Bello o il Vero', un viaggio tra reale e digitale nella scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento, nel quale le opere si 'animano' grazie a un sensore e a una app per smartphone e tablet.

Protagoniste della prima mostra 'intelligente', a cura di Isabella Valente, sono 250 opere provenienti da musei, gallerie e collezioni private di tutta Italia esposte al Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, dal 30 ottobre 2014 al 31 gennaio 2015. L'ingesso è gratuito.

''Il Bello o il Vero - spiega Valente - nasce dall'esigenza di riportare alla luce, coniugando progresso scientifico, divulgazione e godimento estetico, quel paesaggio artistico che andò formandosi tra secondo '800 e primo '900, le cui tracce sono rimaste sepolte troppo a lungo, a margine della storiografia e tralasciate dalle occasioni espositive''.

Queste opere ora vengono riscoperte grazie alle nuove tecnologie nate nell'ambito del progetto Opere parlanti Show (Ops) del Distretto ad Alta Tecnologia dei Beni Culturali (Databenc) che ha l'obiettivo di trasformare i musei in spazi intelligenti dove il visitatore possa interagire direttamente con le opere e i contenuti. La mostra è il banco di prova di alcune tecnologie del progetto.

''Abbiamo realizzato un dispositivo chiamato smart cricket, ovvero grillo intelligente, che fa comunicare l'opera con il fruitore, grazie a un sensore installato sulla scultura e a una app scaricata su tablet o smartphone'', spiega il presidente di Databenc, Angelo Chianese, che insegna sistemi informativi all'università Federico II di Napoli. Il 'grillo', prosegue Chianese, avverte la presenza del visitatore e 'anima' la scultura che racconta, in più lingue: la sua storia e il suo significato, adeguando il linguaggio in base a chi ha di fronte, un bambino o uno studioso.

L'applicazione permette inoltre di interagire con gli altri fruitori della mostra. Il percorso prevede anche ricostruzioni virtuali in 3D o attraverso la realtà immersiva, di scenari o opere che non sono state spostate dai luoghi originali.

L'evento è organizzato da Databenc e Forum delle Culture con il patrocinio del Presidente della Repubblica, Ministero dei Beni Culturali, Regione Campania, Comune di Napoli e con il contributo dell'università di Napoli Federico II, Comune di Napoli, Soprintendenza Speciale per il patrimonio artistico e per il Polo Museale di Napoli e della Reggia di Caserta, Accademia di Belle Arti di Napoli e Museo Civico di Castel Nuovo. (29.10.14)

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