In Liberia, il Paese più duramente colpito dall’ebola, la diffusione del virus ha cominciato a rallentare. A dirlo è il vice direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, che tuttavia avverte come la battaglia sia tutt’altro che vinta.
I dati forniti dal governo liberiano indicano che il numero di decessi e di nuovi ricoveri è calato. Merito della campagna di sensibilizzazione. “L’impegno delle varie comunità, le sepolture più sicure, gli sforzi per veicolare le giuste informazioni attraverso i giusti canali, tutto questo ha favorito quel rapido cambiamento nei comportamenti che è essenziale per proteggere le popolazioni. Il risultato – ha detto Bruce Aylward – è l’evoluzione positiva che abbiamo constatato”.
Il contagio si è manifestato in otto Paesi, con un totale di oltre 13.700 casi riportati e un bilancio di almeno cinquemila vittime. In diverse zone della Sierra Leone, secondo Paese più colpito dopo la Liberia, la diffusione del virus continua ad aumentare.