La troika dei creditori internazionali torna in Portogallo, per la prima visita dopo l’uscita del Paese dal piano di salvataggio, avenuta a maggio.
Sotto esame, la legge di bilancio per il 2015, che il governo di Lisbona, a un anno dalle prossime elezioni legislative, non ha voluto gravare con ulteriori misure di austerità.
L’esecutivo punta a un rapporto deficit-Pil del 2,7%, poco al di sopra della soglia del 2,5% fissata dai suoi creditori. Per raggiungere l’obiettivo, a Lisbona si conta su una crescita dell’1,5%, giudicata ottimista dall’Ocse.