Shufat, quartiere di Gerusalemme Est. Mercoledì pomeriggio un’auto esce di strada e travolge dei passanti, in attesa sulla banchina del tram.
Ad avere la peggio è una bambina di appena tre mesi. Altre otto persone sono rimaste ferite in quello che le autorità israeliane non hanno dubbi sia stato un attentato.
Alla guida dell’auto si trovava Abdel Rahman a-Shaludi, un ventenne palestinese sospettato di appartenere ad Hamas e che, per questo, è stato anche in carcere. Ha tentato di fuggire a piedi, ma è stato colpito da una guardia civile ed è poi morto, dopo essere stato ricoverato.
Proteste davanti all’ospedale dove sono state ricoverati i feriti. C’era anche il nonno della piccola vittima: “mia moglie Sarah è partita alcune ore fa. Ora si trova in aereo con mia figlia, arriverà a New York tra poco. E il primo messaggio che riceverà sarà che la sua amata nipote, che avevamo atteso così a lungo, è morta”.
Il governo israeliano accusa Hamas ma anche il presidente palestinese Mahmud Abbas di avere causato questo episodio.
E si fa sempre più elevata la tensione nel rione di Silwan, cominciate giorni fa con l’incremento degli insediamenti di israeliani in una zona tradizionalmente palestinese. Diversi scontri tra ragazzi palestinesi e polizia israeliana si sono registrati in questa e altre aree di Gerusalemme Est.