Chi sbarca all’aeroporto di Parigi in provenienza da alcune destinazioni africane in queste ore avrà delle sorprese.
Si tratta dei controlli anti-Ebola allo scalo di Roissy Chalres-de-Gaulle sui
passeggeri in arrivo da Conakry, in Guinea.
Equipe mediche misurano la temperatura dei passeggeri in arrivo sulla passerella, quindi prima di entrare in aeroporto e sono rafforzati i controlli all’imbarco dei voli per Conakry.
Dice una donna: “I controlli sono andati bene. Ben vengano se aiutano a ridurre la psicosi e la stigmatizzazione dell’Ebola”.
Aggiunge un altro viaggiatore: “Rassicura sapere che quando lasci un Paese afflitto dall’Ebola e rientri in Europa sono in atto le misure di profilassi necessarie”.
Da Parigi a Madrid, all’ospedale Carlos III dove alcuni impiegati del nosocomio hanno manifestato sotto le finestre della quindicina di pazienti in quarantena per avere avuto contatti con Teresa Romero, l’infermiera contagiata, ma che starebbe migliorando. Tutti sperano di poter tornare quanto prima a lavorare.