Il Ministero della Salute francese non conferma un caso di Ebola in Francia. Secondo la radio Europe 1, una donna “che avrebbe contratto il virus in Africa” si trova all’ospedale Bichat di Parigi, e “sono stati effettuati dei prelievi, che sono stati inviati all’Istituto Pasteur di Lione, per confermare l’infezione”. Gli esiti sarebbero attesi in giornata.
In Macedonia le autorità hanno smentito che sia stata causata dal virus la morte di un britannico, arrivato il 2 ottobre nel Paese. L’uomo era stata ricoverato con sintomi di febbre emorragica simili a quelli della malattia. Tuttavia per avere informazioni certe si dovrà attendere l’esito delle analisi su campioni di tessuti inviati in Germania.
L’hotel a Skopje, in cui l’uomo aveva soggiornato, è stato chiuso. Un secondo britannico, che era in viaggio con la vittima, è stato posto sotto osservazione.
“Lavoro da trent’anni nella sanità pubblica, ma abbiamo avuto qualcosa di paragonabile a questo solo con l’AIDS”, ha dichiarato Tom Frieden, direttore dei Centri americani per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), nel suo intervento ad una tavola rotonda a Washington, organizzata dalla Banca mondiale.
All’aeroporto di Casablanca, porta dell’Africa verso l’Europa, ai passeggeri viene verificata la temperatura corporea, e successivamente la permanenza nel Paese viene monitorata per 21 giorni.
Anche il Regno Unito sta per adottare misure straordinarie di controllo negli scali di Heathrow e Gatwick e nelle stazioni degli Eurostar.