A Taranto ci sono le condizioni per un giudizio "sereno ed equilibrato". Per questo il processo Ilva resta nel capoluogo ionico. L'hanno deciso i giudici della prima sezione penale della Corte di Cassazione, respingendo la richiesta di trasferimento a Potenza del procedimento sul disasatro ambientale a Taranto, presentata da Riva Fire e Ilva spa, per conto del commissario governativo Piero Gnudi, e da altri 13 imputati coinvolti nella maxi inchiesta della procura ionica. il rinvio a giudizio è sttao chiesto per 52 imputati: 49 persone e tre società.