Proteste contro la partecipazione britannica a una nuova guerra in Iraq si sono svolte a Londra, davanti alla sede del capo del governo.
Il primo ministro David Cameron, parlando alle Nazioni Unite, aveva lasciato intendere di essere pronto ad unirsi agli Usa e ad altri paesi contro l’Isil.
“Dovremmo poter trarre delle lezioni dal passato, e specialmente da quello che è avvenuto in Iraq dieci anni fa. Ma non dobbiamo permettere alla paura di paralizzarci fino al punto di non farci più agire. L’isolamento e il rifiuto di un problema come questo dell’Isil possono solo rendere le cose peggiori”.
Per oggi è atteso il voto dei deputati britannici sul progetto del governo di partecipare alla coalizione militare contro l’Isil.
Contrariamente a un anno fa, quando un voto analogo sulla Siria registrò una sconfitta per il premier, questa volta non si attendono sorprese.