Un’esplosione di gioia nella sala di controllo ha accompagnato il successo della prima missione indiana su Marte. Dopo 10 mesi e oltre 660 milioni di chilometri percorsi, alle 8:02 di Bangalore, la sonda Mangalayaan è entrata nell’orbita del Pianeta rosso.
L’India si unisce così a Stati Uniti, Russia e Unione Europea, l‘élite a cui è già riuscita l’impresa, e brucia sul tempo la Cina.
“Oggi abbiamo fatto la storia”, ha dichiarato il primo ministro indiano Narendra Modi, “Abbiamo osato raggiungere l’ignoto e abbiamo ottenuto il quasi impossibile”.
Vanto del Paese non sono solo la progettazione e il compimento in tempi record della missione, ma anche il budget ridotto: 74 milioni di dollari.
La sonda americana Maven, entrata due giorni fa nell’orbita di Marte, è costata quasi dieci volte di più.
La navicella girerà intorno al pianeta 6 mesi, a 500 chilometri dal suolo, per indagare la presenza di metano, indicatore dell’attività di eventuali forme viventi.