Ad circa un mese dal cessate il fuoco a Gaza, i negoziati tra Israele e Palestinesi sono ripresi martedi’ con la mediazione dell’Egitto.
Il direttore del’agenzia dell’Onu che assiste i rifugiati palestinesi ha testimoniato al Parlamento europeo esprimendo preoccupazione su chi governerà i territori.
“Per ricevere materiale per la ricostruzione- spiega Robert Turner- dobbiamo avere il consenso dell’Autorità palestinese sul posto. Dobbiamo essere sicuri che controllino gli incroci, le strade principali, questo deve essere garantito prima di avere materiale per la ricostruzione. Alla conferenza del Cairo, speiramo che i donatori siano generosi, ma c‘è un’inquietudine di fondo: in assenza di una soluzione politica, perché ricostruire?”
A pochi giorni dalla conferenza dei donatori del 12 ottobre, Robert Turner ha affermato che sarà necessario un miliardo di dollari per aiuti umanitari di prima necessità ai rifugiati. Ma l’Unione europea, dice Turner, puo’ fare di piu’: “L’Europa puo’ avere un ruolo importante, è il maggior partner commerciale e il principale donatore dell’autorità palestinese-spiega Robert Turner- l’Europa non dovrebbe essere solo un donatore, ma dovrebbe avere un ruolo chiave nella mediazione”
Sono oltre 100.000 i senza tetto nella striscia di Gaza, 18.000 edifici sono andati distrutti, in macerie anche ospedali e scuole dell’ONU.