Napoli - San Gennaro, si ripete il miracolo. Sepe annuncia la visita del Papa -1- (19.09.14)

Pupia Crime 2014-09-20

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http://www.pupia.tv - Napoli. Il “miracolo” si è rinnovato alle ore 10,11: il sangue di San Gennaro si è sciolto nell’ampolla mostrata dal cardinale Crescenzio Sepe ai fedeli riuniti al Duomo, felici e sollevati (lo scioglimento del sangue secondo la tradizione è indici di buon auspicio per la città). “San Gennaro è vivo nel suo sangue e ama Napoli” sono state le prime parole del prelato.

Sepe ha poi ha comunicato ai fedeli la notizia tanto attesa dalla comunità napoletana: Papa Francesco sarà in città il 21 marzo prossimo. L’arcivescovo di Napoli si è molto speso per la tappa partenopea del pontefice (che a luglio è stato a Caserta). Nel dicembre scorso Sepe fece presente ai cronisti che, con ironia, aveva persino detto al papa: “Santità venga a Napoli, altrimenti mi fucilano in piazza Plebiscito!”.

Il “miracolo” si è rinnovato alle ore 10,11: il sangue di San Gennaro si è sciolto nell’ampolla mostrata dal cardinale Sepe ai fedeli riuniti al Duomo, felici e sollevati (lo scioglimento del sangue secondo la tradizione è indici di buon auspicio per la città). “San Gennaro è vivo nel suo sangue e ama Napoli” sono state le prime parole del prelato.

Sepe ha poi ha comunicato ai fedeli la notizia tanto attesa dalla comunità napoletana: papa Francesco sarà in città il 21 marzo prossimo. L’arcivescovo di Napoli si è molto speso per la tappa partenopea del pontefice (che a luglio è stato a Caserta). Nel dicembre scorso Sepe fece presente ai cronisti che, con ironia, aveva persino detto al papa: “Santità venga a Napoli, altrimenti mi fucilano in piazza Plebiscito!”.

“Il messaggio di Gesù e di San Gennaro - ha detto il sindaco Luigi de Magistris, presente alla funzione religiosa - è di amore, unione, solidarietà e vicinanza ai più bisognosi. Così io interpreto in questo giorno. Fare sempre di più per chi ha di meno. Questo è il giorno in cui i napoletani si riuniscono per il riscatto della città. Il messaggio di oggi è quello dell’unione, della condivisione - ha detto - non della divisione, come qualche volta è successo”. “Il mondo laico e religioso si uniscono per un santo che è nel cuore e nel corpo di ognuno di noi. È una bella giornata e speriamo che San Gennaro ci dia la strada giusta anche oggi, come spesso ha fatto”.

“A Napoli c’è fame di Dio” ha esclamato dal pulpito l’arcivescovo di Napoli, aggiungendo, come del resto fa ogni volta, che “c’è anche fame di lavoro, legalità e progettualità”. (19.09.14)

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