Il taxi dello spazio torna ad essere targato Nasa. Ma per porre fine alla parentesi post-Space Shuttle durante la quale i viaggi verso la Stazione Spaziale Internazionale sono stati appannaggio della navetta russa Soyuz, l’agenzia americana prende a braccetto i privati. Boeing e SpaceX si dividono un contratto da 6,8 miliardi di dollari, 5,3 miliardi di euro circa.
“Combinando l’ingegnosità del settore privato con l’impegno bipartisan nazionale e l’impareggiabile esperienza della Nasa non soltanto siamo capaci di raggiungere ancora meglio i confini del possibile, ma siamo in grado di rafforzare la nostra economia e creare posti di lavoro” ha detto l’amministratore della Nasa Charles F. Bolden.
Il nuovo vettore sarà pronto per portare gli astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale già nel 2017. Il contratto, la cui fetta più grossa spetta a Boeing con 4,2 miliardi di dollari, prevede 6 missioni. Di certo il tempo necessario a Mosca per elaborare una controffensiva.