“Una minaccia globale che richiede una risposta globale.”
È con questa visione che, al vertice di Parigi indetto per
contrastare la violenza dello Stato islamico, una trentina di paesi hanno trovato una linea comune.
Prioritario garantire a Baghdad un “aiuto militare appropriato”.
“Questo movimento non è uno stato nè rappresenta l’Islam. Ma è estremamente pericoloso – ha detto il ministro degli esteri francese, Laurent Fabius – L’impegno di tutti i presenti è necessario per respingere fino a far scomparire lo Stato islamico”.
“Per contrastare la loro ferocia – ha sottolineato il ministro iracheno, Ibrahim al-Jaafari – occorre una risposta coordinata a diversi livelli: militare, politico e finanziario in particolare per il milione e ottocentomila cittadini sfollati”.
Oltre ad intervenire per l’emergenza umanitaria al vertice è stato deciso un coordinamento dei servizi di sicurezza e il rafforzamento della sorveglianza delle frontiere.