Si passa lo smartphone sotto lo scanner, si inseriscono i propri fiorini, ed ecco che la macchina ci accredita i nostri primi soldi virtuali.
Bitcoin, la criptovaluta più famosa (e per certi versi famigerata) del mondo è sbarcata anche in Ungheria. Nel cuore della capitale Budapest, per la precisione, dove questo lunedì è stato inaugurato il primo distributore del Paese.
“Questo è solo il primo passo”, spiega Barnabás Debreczeni, numero uno dell’azienda che gestisce il peculiare bancomat.
“Per ora, ovviamente, solo una ristretta cerchia di persone è interessata, ma questi primi passi possono aiutare Bitcoin a diventare una cosa comune e accettata che può essere usata da un tassista, da un poliziotto e persino da mia madre”, aggiunge.
Nonostante la diffidenza delle banche centrali di tutto il mondo, non da ultima quella ungherese, i sostenitori di Bitcoin sono convinti che il futuro sarà all’insegna delle valute virtuali.
“Così comincia un qualcosa che, alla fine, maturerà nell’intera società e diventerà una cosa naturale nella nostra vita quotidiana”, dice István Varga, ex dirigente dell’istituto di credito centrale ungherese.
Centrale, per il successo della criptovaluta, è il tasso di adozione. Nomi famosi, come Expedia, Dell o i supermercati francesi Monoprix, hanno annunciato che accetteranno i Bitcoin sui loro siti.
Ma la vera rivoluzione arriverà quando saranno accettati nella maggior parte dei negozi nelle nostre strade.
“Questo è il simbolo che indica che in questo posto c‘è un distributore di Bitcoin, mentre un’altro adesivo segnala che i Bitcoin sono accettati”, spiega l’inviata di Euronews Andrea Hajagos.
“L’obiettivo dell’operatore è quello di vedere presto sempre più simboli di questo tipo sulle porte dei negozi”, conclude.