Spionaggio: Berlino spia Ankara dal 2009, convocato ambasciatore tedesco

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La grande accusatrice del Datagate, la Germania, finisce sul banco degli imputati. Il settimanale tedesco Der Spiegel ha rivelato che i servizi segreti esteri di Berlino non solo hanno intercettato due segretari di Stato statunitensi, ma spierebbero sistematicamente la Turchia, paese alleato e partner Nato.

Durissima la reazione di Ankara che ha convocato l’ambasciatore tedesco: “Questo è assolutamente inaccettabile – le parole del ministro dell’energia, Taner Yildiz – Saranno prese tutte le misure previste dalla legge. Il ministero degli Esteri turco sta lavorando sul caso. La Turchia è uno stato di diritto e risponderemo nell’ambito del contesto legislativo nazionale e internazionale”.

Gli 007 tedeschi spiano il governo turco dal 2009, dopo averlo definito un obiettivo di interesse.

Il silenzio di Angela Merkel – a suo tempo irritata per le intercettazioni del suo telefonino e per i due agenti tedeschi doppiogiochisti assoldati dalla Cia – svela il suo imbarazzo.

“Spiare gli alleati è uno spreco di tempo”, disse all’epoca il Cancelliere ai ferri corti con Washington. Le intercettazioni americane portarono all’espulsione del responsabile della Cia a Berlino.

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