Sono decisi a mettere il premier Nawaz Sharif con le spalle al muro per costringerlo alle dimissioni e indire nuove elezioni.
Da due giorni migliaia di manifestanti antigovernativi sono radunati nella capitale del Pakistan Islamabad, una città ormai blindata.
Ad organizzare la protesta i due esponenti dell’opposizione: il religioso di nazionalità canadese Tahir-ul-Qadri – forte di un cospicuo seguito raccolto nella rete di moschee e scuole religiose in tutto il Paese e Imran Khan, l’ex campione di cricket, sfidante di Sharif nelle elezioni del 2013.
I due hanno promesso di radunare un milione di persone a Islamabad, città dove con un milione e settecentomila abitanti.