Napoli - I giovani medici occupano la sede dell'Ordine (28.07.14)

Pupia Crime 2014-07-29

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http://www.pupia.tv - Napoli. Protesta dei giovani medici alla sede dell'Ordine alla Torretta. I neoabilitati hanno occupato l'Ordine per per accendere i riflettori sui problemi occupazionali che mettono a rischio il loro futuro. Diversi gli striscioni affissi.

La protesta corre anche su twitter attraverso gli hashtag “#noiceneoccupiamoetu” e “#occupiamoil28luglio”. L'agitazione è nata in modo “spontaneo” e non si fregia di alcuna sigla. “Abbiamo scelto di occupare la sede - spiega il consigliere dell'Ordine Pierino Di Silverio - perchè è il luogo che sentiamo più vicino ai nostri problemi”.

“Il presidente Zuccarelli - ha aggiunto - ha sempre prestato grande attenzione a questi temi e ha dimostrato di essere molto sensibile alle difficoltà espresse dai giovani. Anche se le radici di questa protesta affondano nel territorio cittadino abbiamo ricevuto adesioni da tutta la regione”.

Tra i temi caldi, il concorso nazionale che si dovrebbe tenere entro la fine di luglio, ma che si teme possa slittare, “aggravando la già difficile situazione occupazionale”. “Ad oggi - sottolinea Di Silverio - non è stato ancora pubblicato il bando, nè si hanno notizie rispetto all'organizzazione, non esistono testi utili per prepararsi e, a quanto sappiamo, i quiz sono stati affidati ad una società esterna di cui non si sa nulla”. Ma non è solo l'assenza del bando di concorso a preoccupare i giovani medici, ma anche la programmazione del fabbisogno.

“Si sente parlare - prosegue il consigliere - dell'innesto di 5mila unità l'anno, pochissime se si considera che il reale fabbisogno è di almeno 8mila specialisti l'anno. Se questi sono i numeri - conclude - le nostre uniche prospettive lavorative sono all'estero perchè restare in Italia significa piegarsi a retribuzioni mortificanti, spesso al servizio di agenzie di lavoro interinale”.

Pieno sostegno dal presidente dell'Ordine Bruno Zuccarelli: “Questo è un Governo che continua a non programmare, a non decidere. Se si continua così, tra qualche anno il Servizio sanitario nazionale rischia un'emorragia di circa 25mila medici”.
(28.07.14)

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