Quindici anni dopo la fine del conflitto tra Kosovo e Serbia la task force europea creata per investigare sui crimini commessi dall’esercito di liberazione del Kosovo è pronta a formulare un atto di accusa contro alcuni dei suoi dirigenti autori di gravi violazioni del diritto umanitario.internazionale, inclusi crimini contro l’umanità e crimini di guerra.
Pochissime prove, invece, sul traffico di organi destinati al mercato nero. “Le prove raccolte ci hanno permesso di individuare dieci casi “ ha ammesso Clint Williamson, Procuratore capo della Task force Ue “ Ne ho già discusso con Dick Marty. I nostri risultati sono coerenti con le informazioni che siamo stati in grado di raccogliere. Il numero di casi di cui parliamo è questo”.
L’indagine europea è stata avviata nel 2011 dopo la presentazione al Consiglio d’Europa del rapporto del senatore Dick Marty nel quale si accusavano i quadri dell’esercito cosovaro di deportazione di cittadini serbi sottoposti alla rimozione degli organi, poi venduti al mercato nero.
Tra i nomi citati nel rapporto spicca anche quello del Premier in carica Hashim Taci e di molti altri esponenti di spicco del mondo politico kosovaro.
Clint Williamson non nasconde le difficoltà incontrate durante gli oltre due anni e mezzo di lavoro.
“E’ anche giusto dire che abbiamo raccolto prove su diversi tentativi d’intimidazione o anche di influenzare testimoni o anche quelli che sarebbero potuti essere potenziali testimoni” ha ammesso Williamson in conferenza stampa.
A complicare il quadro l’assenza di un tribunale davanti il quale assicurare i colpevoli dei crimini che dovrebbe essere costituito a inizio 2015 dall’Unione europea e dagli altri mebri della comunità internazionale con base in Kosovo e nei Paesi Bassi