Rimini, lavori in corso: 93 milioni di euro per le opere pubbliche in fase di realizzazione

altarimini 2014-07-26

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Sono circa 93 i milioni di euro che il Comune di Rimini sta attualmente mettendo in campo per le opere pubbliche in fase di realizzazione. Una quarantina gli interventi in corso: 33.600.000 euro sono impiegati per mobilità e parcheggi, edilizia pubblica, qualità urbana, edilizia scolastica; 32 milioni per il Galli e 30 per quanto riguarda il Piano di salvaguardia della balneazione. Questa mattina l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Biagini, e il direttore dei lavori pubblici, Daniele Fabbri, hanno illustrato in II Commissione quali sono le opere attualmente in corso e quali saranno terminate nel medio termine, nei prossimi 6-7 mesi.

“Abbiamo scandagliato quelle che sono le attività in opere” racconta l’assessore Biagini “a cominciare dalla fluidificazione dell’asse mediano. Avete visto abbiamo definito la rotatoria di via Savonarola e via Guerrazzi, stiamo iniziando la rotatoria di via Perseo e via Coletti , quindi un punto cruciale importante il semaforo del ponte della Resistenza. Abbiamo appena terminato un opera che è fondamentale, anche se è passata in secondo piano, quella del raddoppio della corsia di innesto venendo da nord cavalcavia SCM, statale 16, rotatoria stadio del baseball e quindi già i benefici si stanno valutando positivamente”.

Tra le opere prese in esame anche la costruzione della nuova scuola Villaggio Primo Maggio che dovrebbe aprire le porte agli studenti nel prossimo autunno. “Noi riteniamo che anche la scuola Villaggio Primo Maggio possa avere la tempistica che ha avuto il ponte di via Coletti, quindi siamo certi di rispettare gli impegni”. Delicata rimane la situazione del Teatro Galli. “La prossima settimana giustamente andremo a chiarire i punti su i cantieri che possono considerarsi tra virgolette fermi: la Murri, la Novarese e il Teatro Galli. È chiaro che noi siamo in attesa di chi ha il riferimento della procedura concorsuale, che ci indichi quale sia la mandataria che prende il posto della Cesi. Sappiamo che è una procedura legale complessa, quindi in questo momento la partita come si dice si è trasferita dal cantiere alle scartoffie, noi confidiamo che al più presto ci si possa essere la ripresa dei lavori. Non possiamo dire nulla, ma non perché non lo vogliamo dire, perché quando si incrina una procedura e si passa ripeto da una strada, a un cantiere, a un aula di tribunale, dobbiamo solamente aspettare i tempi tecnici della giustizia” ha concluso Biagini.

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