Venti nuove vittime in poche ore, tra cui un bambino. L’esercito israeliano prosegue in quella che è stata definita la fase due dell’operazione “Margine di protezione” al dodicesimo giorno. 316 le vittime tra i palestinesi.
Notte di battaglia a Gaza City, ma anche a Beit Lahia e Khan Younis teatro di un violento scontro tra l’esercito israeliano e i miliziani delle brigate Ezzedim al Qassam. Ferito gravemente un soldato israeliano.
Con l’operazione di terra avviata giovedì Israele punta a distruggere i tunnel sotterranei che collegano la Striscia di Gaza agli insediamenti dei coloni. E’ su questi obiettivi che si starebbe concentrando l’esercito asserragliato lungo i confini della Striscia di Gaza.
Mimetizzati e difficili da individuare i tunnel vengono utilizzati dalle brigate al Qassam, braccio armato di Hamas, per il trasporto di armi, ma soprattutto per il lancio di razzi contro Israele. 1500 dei quali lanciati dall’inizio dell’offensiva.
Israele annuncia di individuato e danneggiato almeno 13 tunnel.
Mentre fonti di Hamas rende noto che alcuni miliziani sarebbero riusciti a entrare in territorio israeliano. Da Nethanyau l’annuncio che l’operazione “Margine di protezione” potrebbe essere estesa. Richiamati altri 18 mila riservisti israeliani.